Ottobre
1972
:
la
iscrivono
alla
classe
di
pianoforte
del
Conservatorio
di
Musica
Gesualdo
da
Venosa,
in
cui
si
diploma
nel
1983,
svolgendo
per
qualche
anno
e
con
scarsa
convinzione
un’attività
concertistica
di
cui si pente nel profondo del cuore. Chiede e ottiene l’assoluzione.
Ottobre
1983
:
insegna
educazione
musicale
nella
scuola
media.
Una
cosa
le
piace:
raccontare
trame
di
opere
liriche.
Contagiati
dal
suo
entusiasmo
per
don
Giovanni
o
per
storie
d’amore
che
finiscono
con
spargimenti
di
sangue,
gli
alunni
pretendono
di
vedere
anche
i
video.
Lei
resiste,
tergiversa,
inventa
scuse.
Perché
non
le
credono
sulla
parola?
Alla
fine
è
costretta
ad
accontentarli.
Mai
più
dimenticherà
le
loro facce.
1965
:
a
soli
due
anni,
una
miocardite
virale
acuta
sta
per
portarla
all’altro
mondo
ma
il
servizio
sanitario
la
trattiene
in
questo.
In
famiglia
si
diffonde
l’idea
che
la
sua
vita
sia
attaccata
a
un
filo.
Scattano
severe
misure
protettive:
affinché
non
dia
un
passo,
il
pediatra
vieta
perfino
l’uso
delle
scarpe,
con
o
senza
occhio
di
bue.
Da
quel
momento,
vive
e
vivrà
nella
casa
paterna
ma
soprattutto
materna,
come
un
batacchio
dentro
la
campana.
Le
vengono
risparmiati
lavori
domestici,
sport
e,
in
generale,
ogni
sforzo
psico-
fisico.
Protenderà
per
quello
intellettuale,
in
mancanza
di
altre
opzioni.
Settembre
2000
:
esce
il
suo
primo
romanzo,
scritto
in
due
settimane.
Impiegherà
sei
mesi
per
scrivere
il
secondo.
Per
il
terzo,
occorreranno
nove
mesi
e
per
il
quarto
un
paio
d’anni.
Se
tra
racconti
e
romanzi
ha
pubblicato
sei
libri,
calcolate l'algoritmo.
Settembre
2002
:
senza
alcun
motivo
plausibile,
si
trasferisce
a
Verona
dove,
senza
alcun
motivo
plausibile,
insegna spagnolo.
Dicembre
2007
:
per
la
prima
volta
concepisce
l’idea
di
sbattezzarsi ma l’abbandona perché, in fondo, pare brutto.
Fino
a
oggi
ha
concepito
altre
idee,
tutte
abbandonate
per
lo stesso motivo.
23
giugno
1963:
Cinzia
Zungolo
nasce
a
Potenza,
nottetempo.
Sua
madre,
dopo
una
precedente
tragica
gravidanza,
conta
sull’appoggio
del
marito,
ma
il
padre
della
nascitura,
nonostante
le
migliori
intenzioni,
si
addormenta
su
una
panca
posta
nelle
vicinanze.
Lo
svegliano a cose fatte.
1967:
bimbetta,
ma
già
precocemente
attratta
dal
figlio
maschio
e
maggiorenne
della
vicina
di
casa,
sale
su
una
sedia
e
si
protende
verso
di
lui,
schiantandosi
contro
un
vaso
di
gerani.
Nonostante
i
soccorsi
immediati,
il
trauma
impedirà
al
suo
cervello
di
sovrapporre
le
immagini
dei
due
occhi,
per
cui
vedrà
per
sempre
doppio
e
bidimensionale.
Le
hanno
spiegato
che
l’effetto
3D
esiste
in
natura
oltre
che
al
cinema,
eppure
lei
continua a non capire di cosa parlano.
Luglio
1969
:
scrive
i
primi
versi
poetici.
febbraio
1989:
scrive
gli
ultimi versi poetici.
In
questo
lasso
di
tempo,
non
accade
nulla
che
possa
imputarsi
alle
due suddette azioni.
Giugno
2020:
per
ragioni
ignote,
è
il
mese
in
cui
più
le
piace
scrivere,
attività
che,
grazie
al
tasto
Cancella,
preferisce
di
gran
lunga
al
parlare.
Quanto
ai
libri
degli
altri,
o
ama
o
detesta,
dal
che
si
deduce
che,
pur
aspirando
all’atarassia,
non
ce
la
fa.
Come
l’arte,
la
letteratura
rimane
per
lei
un
mistero.
Anche
la
pagina
dei
ringraziamenti:
ma
quanta
gente
eccezionale conosce un unico autore?