Colonna Sonora
TRAMA
Curiosità
Che
seccatura
traslocare
il
giorno
in
cui
trovano
morto
il
tuo
vicino
di
casa.
Soprattutto
se
ci
sei
stata
a
letto.
E
se
la
sera
del
delitto
l'hai
passata
con
la
tua
amica
Nora,
la
principale
indiziata.
E
così
che
Vita
Onorati,
quel
mattino
in
cui
vorrebbe
vuotare
gli
scatoloni,
si
trova
i
carabinieri
alla
porta
ed
è
costretta
a
vuotare
il
sacco.
A
rivelare
la
relazione
adulterina
tra
Nora
e
la
vittima,
certo.
Ma
anche
tutta
la
propria
parabola
comico-erotica
di
angelo
caduto
di
provincia:
l'infanzia
tra
casa
e
oratorio.
La
giovinezza
spesa
ad
aggirare
la
morale
sessuale
cattolica
sul
divano
dei
genitori.
La
trionfale
conquista
del
materasso
matrimoniale
completo
di
maschio:
lui
si
chiama
Opusdei,
e
purtroppo
è
sposato
con
lei
ma
innamorato
di
Dio.
C'è
da
stupirsi
se
una
dice
basta?
Se
si
mette
a
raccogliere
amanti
come
margherite?
Se
al
tetto
coniugale
preferisce
la
fuga
verso
il
grande
Nord,
dove
finisce
a
lavorare
con
Pulcra,
imprenditrice
slava
agguerrita
e
cotonata?
Ridotta
al
materasso
supereconomico
70
x
180,
con
i
panni
sporchi
del
suo
passato
e
del
suo
trasloco
sparpagliati
davanti
a
un
intrigante
ma
pericoloso
capitano
dei
carabinieri,
Vita
pensa
che
forse
ha
ragione
Pulcra:
"Senza
amore,
tutto
più
comodo".
Un
tavolo
di
cucina
cosparso
di
padelle,
tamponi,
dischetti
struccanti,
amplessi,
tradimenti
e
crisi
spirituali
è
il
piano
d'appoggio
da
cui
lI
materasso
dell'acciuga
solleva
e
ribalta
le
ipocrisie,
le inibizioni e i luoghi comuni che funestano la vita delle "brave ragazze".
Mi
piazzano
sotto
il
naso,
senza
preamboli,
il
progetto
di
copertina.
Il
tratto
stilizzato,
leggero,
uno
stile
che
avrei
definito
“scherzoso”:
una
giovane
donna
che
legge,
distesa
sul
letto,
sotto
il
quale
si
spande
una
chiazza
di
sangue.
Il
mio
primo
pensiero
è:
niente
di
straordinario
ma
pizzica
le
corde
giuste.
Manifesto
un
giudizio
educato
e
possibilista.
A
quel
punto,
rivolto
ai
suoi
collaboratori,
il
capo
si
fa
sfuggire
l'esclamazione:
“le
piace!”.
Dal
tono,
poteva
significare
solo
due
cose.
1:
lo
dicevo
che
è
la
copertina
giusta;
2:
a
quest'oca
possiamo
propinare
qualunque
cosa.
Se,
propendo
per
la
seconda
ipotesi
è
che
la
presa
in
giro
sarebbe
stata
una
costante.
Come
il
giorno
della
presentazione
alla
Fnac
di
Verona,
quando
il
responsabile
della
promozione,
a
un
passo
dal
pensionamento
e
quindi
in
un'età
per
cui
lo
giustificheremo,
rivolge
al
telefono
volgari
allusioni
al
contenuto
del
libro
e,
per contiguità, all'autrice.
Ah,
sì,
certo.
La
copertina.
Ne
scelgono
un'altra,
disegnata
altrove,
niente
poco
di
meno
che
negli
Stati
Uniti,
come
tengono
a
precisare.
Me
la
inviano
per
posta,
dato
che
la
mia
opinione,
lo
sappiamo,
non
conta
un
tubo.
Vi
campeggia
una
pollastrella
(statunitense, si suppone) in sovrappeso e in campo rosa. Messaggio totalmente fuorviante. Siete avvisati.
Il materasso dell’acciuga
“Sabato arriva con fischi di sirene e tutto il
quartiere affacciato ai balconi. Da morire di
vergogna. Da giurare che mai più un trasloco. Che
mai più dopo un omicidio. Comincia pure a piovere“
Rizzoli 2007